Alain Ducasse, quarant’anni di charme

Viaggiare nel fascino, soggiornando in ville e castelli, in manieri, palazzi d’epoca o boutique hotel, in campagna o in riva al mare come anche in centro città. Fare del semplice pernottamento un’esperienza che si trasforma in un ricordo indelebile.
Alain Ducasse quarantanni di charme

Dal 1975 Châteaux & Hôtels Collection accompagna e accoglie chi vuole viaggiare nel fascino, in Francia e non solo. Il marchio, che raccoglie 520 maison, tra hotel di charme e ristoranti gourmet, è guidato dal 1999 da Alain Ducasse, perché “essere albergatore non è che un altro modo di essere cuoco”. Parola di uno tra i più grandi chef al mondo.

Quarant’anni fa iniziava la storia di Châteaux & Hôtels Collection: quanto è rimasto oggi dell’idea originale?

Le idee e le convinzioni che erano all’origine del marchio sono intatte e sono tuttora fondamentali. Ieri come oggi Châteaux & Hôtels Collection è in primo luogo la volontà di un gruppo di ristoratori e albergatori indipendenti di unirsi per essere più forti. La visione dell’ospitalità difesa dal 1999 da Châteaux & Hôtels Collection si è rivelata, col passare del tempo, sempre più giusta : lo charme delle nostre strutture è una carta vincente, una potenzialità fantastica a cui i viaggiatori si sono dimostrati molto sensibili.

Infatti è nel 1999 che lei ha acquisito il marchio: che cosa l’ha spinta a questa scelta?

Già da qualche anno avevo l’intuizione che questo genere di ospitalità di charme avrebbe avuto un grande avvenire. Posso fornire una data precisa: era il 1994, quando ho scoperto in Provenza, presso le Gole del Verdon, l’antica casa di un maestro vasaio. Da questo vecchio edificio si sprigionava un fascino incredibile. L’ho rimesso in sesto e, l’anno seguente, ne ho fatto un piccolo albergo di tredici camere con un ristorante. Sono diventato albergatore, una professione che dopo tutto non è che un altro modo di essere cuoco. Châteaux & Hôtels Collection è la logica conseguenza di questa storia: il marchio riunisce persone come me, innamorate della loro “casa” e del mestiere dell’ospitalità.

E quali novità ha portato?

Innamorarsi è un buon inizio*, ma bisogna saper far durare una bella storia! Abbiamo dunque un po’ formalizzato le cose: in primo luogo definendo alcuni principi sull’arte del ricevere, in particolare sull’attenzione da portare a ogni dettaglio; in secondo luogo controllando che la ristorazione e l’accoglienza offrano prestazioni coerenti in termini di charme e qualità.*

E gli ospiti? Che cosa cercavano e che cosa cercano oggi? Chi erano e chi sono?

Questo mestiere ha conosciuto uno sconvolgimento notevole con lo sviluppo di internet. Lo si vede bene oggi. La scelta e la prenotazione di una camera passano essenzialmente attraverso internet, strumento che diventa sempre più importante per i ristoranti. Si ha così una doppia valenza, legata sia all’aspetto commerciale che a quello della reputazione.

Parallelamente le aspettative e i comportamenti dei clienti si sono evoluti: decidono più a ridosso della partenza, sono sensibili alle offerte speciali e allo stesso tempo hanno uno standard di esigenze molto elevato. Ma la buona notizia per noi è che la clientela è sempre più sensibile a un’offerta di ospitalità di charme. A fronte della standardizzazione sempre più gente ricerca l’eccezionale. E questo è esattamente ciò che noi proponiamo: esperienze uniche per viaggiatori edonisti.

Come cambierà Châteaux & Hôtels Collection nei prossimi quarant’anni?

Ci ingrandiremo, sicuramente, proponendo sempre più indirizzi in Europa, perché questo è il nostro perimetro naturale e perché la nostra clientela viaggia moltissimo attraverso l’Europa. Ma soprattutto resteremo appassionatamente innamorati del nostro mestiere. Saremo sempre al passo con i tempi e, parallelamente, sempre fedeli alla nostra visione dell’ospitalità e della ristorazione: proporre ai viaggiatori edonisti delle maison dotate di una vera personalità. È questo che noi chiamiamo charme, quello vero, le charme, le vrai.