Semplicità al potere. Ma anche la capacità di un maestro come Giancarlo Perbellini di realizzare una ricetta primaverile, che un buon cuoco di casa può rifare con un minimo di attenzione. «In definitiva, l'unico passaggio che richiede vera attenzione è preparare l'uovo in camicia», spiega lo chef veronese. «Detto che bisogna creare il famoso mulinello nella pentola d'acqua, se lo trovate fresco non ci saranno problemi e l'albume ingloberà facilmente il tuorlo, ma se invece è di qualche giorno prima, conviene accompagnarne la rotazione dell'uovo con un mescolo. Poi si estrae delicatamente con la schiumarola e il più è fatto». Un **buon piatto vegetarian0, **leggero e fresco, con i colori e i sapori di primavera: fa sperare immediatamente in tempi più sereni. «Non vedo l'ora, visti i mille progetti che ho in mente», dice il bistellato Michelin con Casa Perbellini.
4 uova
4 fondi di carciofo
150 g piselli
4 pomodorini pachino
2 cipollotti
20 g burro
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
limone
barba di finocchio
brodo vegetale
aglio
timo
aceto di vino
Riporre i fondi di carciofo in una casseruola con uno spicchio d’aglio, il timo, l’aglio, un goccio di olio evo e il brodo vegetale, coprire con un coperchio e lasciar cuocere a fuoco lento fino a quando saranno fondenti e sistemare di sapore.
Tagliare i cipollotti a rondelle, farli sudare in una casseruola con coperchio a fuoco lento con poco olio. Aggiungere quindi i piselli e lasciar rosolare a fuoco vivo, quindi aggiungere il brodo vegetale.
Sbianchire i pomodori, quindi pelarli e pulirli dai semi, tagliarli a spicchi.
Una volta che i piselli saranno cotti, legare la salsa con una noce di burro, olio evo, gli spicchi di pomodoro, limone, sale e pepe ottenendo un guazzetto.
In una casseruola con acqua e aceto, creare un mulinello col cucchiaio e tuffarvi le uova una per volta, lasciare quindi cuocere per quattro minuti.
Servire in una fondina mettendo i carciofi sul fondo, il guazzetto attorno e l’uovo in camicia salato e pepato sopra il carciofo quindi guarnire con la barba di finocchio