Il computer che diventa tablet oppure il pc minimal, la videocamera con dentro l’intelligenza artificiale e gli altri dispositivi per avere l’ufficio dappertutto. Con stile.
Smart working, in versione estate 2022. Che sia per tapparsi in casa e accendere ad alto volume l’aria condizionata o per essere produttivi anche al mare, in montagna, durante un viaggio (non per stakanovismo, spesso per necessità), è fondamentale scegliere gli oggetti giusti. Strumenti a prova di lavoro da remoto, per mettere su una postazione domestica con tutti i crismi o tenere in valigia l’essenziale, senza doversi maledire dall’altra parte del mondo o distanti dalla civiltà. Leggi, lontano da una ben fornita catena di elettronica.
La pandemia ha normalizzato lo smart working, ne ha pure accentuato l’intrusività, però questa è un’altra storia. Di sicuro, le proposte per un ufficio alternativo non mancano. E ricalcano una tendenza ormai consolidata negli smartphone: sono versatili ed esteticamente piacevoli. Anzi, la forma evolve per abbracciare una pluralità di funzioni.
È il caso del Surface Laptop Studio di Microsoft, che sarebbe riduttivo definire soltanto un computer portatile: si tratta di una workstation mobile, una macchina potente, collegabile all’occorrenza a un monitor esterno, sebbene il suo, luminosissimo e ben definito, vada già molto bene così. Permetta di svolgere i lavori basilari e quelli dai carichi più complessi: dall’elaborazione di foto e video, al disegno (supporta la Surface Pen) alla gestione dei file pesanti.
Due i grandi bonus: la tastiera è comodissima da usare, come da tradizione nelle ultime generazioni dei Surface. E tramite un gioco di prestigio, che poi è pura ingegneria - durante l’ultima Design Week, una mostra temporanea ha svelato l’immane lavoro e i prototipi che ci sono dietro - il display si appiattisce sulla tastiera, trasformando il pc in un tablet. Oppure, lo schermo può essere collocato a metà tra i tasti e il trackpad, avvicinandosi agli occhi, diventando comodo per presentazioni, giochi, o per distrarsi con una serie televisiva.
Il Surface Laptop Studio è un esempio di questa ondata di nuova duttilità della tecnologia, riassunta nella gallery qui sotto, per tutte le esigenze, con un occhio di riguardo al design e all’attualità. Un segno dei tempi: Jabra, per esempio, ha da poco presentato una ricerca secondo la quale il 63 per cento dei dipendenti sostiene che il lavoro ibrido sia la modalità ideale. E l’80 per cento delle riunioni sono ormai in modalità virtuale. O, se in presenza, magari con qualcuno collegato da altrove. Ecco allora PanaCast 20, una videocamera (chiamandola webcam si finirebbe per sminuirla) dall’estrema qualità delle immagini, così nessuno potrà lamentarsi se non siete in sala riunioni. È come se lo foste: complice anche l’intelligenza artificiale, che ottimizza in automatico le immagini, senza che voi dobbiate fare nulla. È una regista silenziosa e solerte.
Il resto è un ventaglio non ovvio, anzi con la sua dose di sorpresa: computer possenti strizzati in uno spazio piccolo, perché essere minimal è già un’arte; monitor e tastiere vezzose, elementi di piena, totale portabilità. Un ufficio smart, a prescindere da dove sia, è fatto dagli elementi che lo compongono. Eccoli.